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APPROVATI I DATI RELATIVI AL PRIMO TRIMESTRE 2016 Ricavi 317,2 milioni di euro (318,4 €/mln nel 1° trim. 2015) Ebitda 35 milioni di euro (40,6 €/mln nel 1° trim. 2015) con Ebitda margin al 11% dei ricavi netti Risultato operativo (Ebit) 8,1 milioni di euro (14,7 €/mln nel 1° trim. 2015) con Ebit margin al 2,5% dei ricavi netti Risultato netto consolidato negativo per 3,35 milioni di euro (rispetto a utile di 0,2 €/mln nel 1° trimestre 2015) Indebitamento finanziario netto 977,2 milioni di euro (rispetto a 996,7 €/mln al 31 marzo 2015) Risorse umane del Gruppo stabili a 7.441 unità al 31 marzo 2016 Mantova, 3 maggio 2016 - Il Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato e approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016. Il d.lgs. 25 del 2016, che ha recepito la nuova direttiva Transparency, ha eliminato l’obbligo di pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione. Il decreto ha attribuito alla Consob la facoltà di prevedere con regolamento eventuali obblighi informativi aggiuntivi, rispetto al bilancio annuale e alla relazione semestrale. In attesa della compiuta definizione del quadro regolamentare, il Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A. ha scelto di pubblicare le informazioni relative al primo trimestre dell’esercizio 2016 del Gruppo Immsi in continuità con il passato. Gruppo Immsi: primo trimestre 2016 La performance del Gruppo Immsi nei primi tre mesi del 2016 presenta ricavi sostanzialmente in linea e risultati operativi in generale contrazione rispetto al medesimo periodo del 2015, principalmente per effetto di un minor contributo del settore immobiliare e del settore navale. Con riferimento al settore immobiliare si ricorda che nel primo trimestre 2015 erano stati iscritti proventi per l’escussione di fidejussioni e la trattenuta a titolo definitivo di una caparra che non si sono ripetuti nel 2016, mentre il settore navale prevede nel 2016 una concentrazione degli avanzamenti di produzione e relative marginalità soprattutto a partire dal secondo trimestre dell’anno rispetto ad una distribuzione più omogenea del 2015. Andamento economico-finanziario del Gruppo Immsi al 31 marzo 2016 I ricavi consolidati al 31 marzo 2016 ammontano a 317,2 milioni di euro (per una contrazione del 0,4% rispetto ai 318,4 milioni di euro del primo trimestre 2015). Il 96,8% dei ricavi, pari a 307,1milioni di euro, proviene dal settore industriale (Gruppo Piaggio), il 2,9%, pari a 9,2 milioni di euro proviene dal settore navale (Intermarine S.p.A.) e la rimanente parte, pari a circa 0,9 milioni di euro, dal settore immobiliare e holding (Immsi S.p.A. e Is Molas S.p.A., al netto delle elisioni infragruppo). L’Ebitda (risultato operativo ante ammortamenti) consolidato del Gruppo Immsi al 31 marzo 2016 ammonta a 35 milioni di euro, con un decremento del 13,9% rispetto ai 40,6 milioni del primo trimestre 2015 quando si era provveduto all’iscrizione: i) di un provento di 2,7 milioni di euro quale trattenuta della caparra confirmatoria versata nel 2005 da Como S.r.l. a fronte del preliminare d’acquisto del compendio immobiliare sito in Pietra Ligure (a valle della realizzazione delle condizioni sospensive il promissario acquirente non ha proceduto alla conclusione dell’operazione di acquisto entro i termini contrattuali); ii) del provento per complessivi 1,27 milioni di euro derivante dall’incasso da parte di Is Molas S.p.A. delle due fidejussioni relative ai contratti di appalto con Italiana Costruzioni S.p.A., a seguito dell’ordinanza giudiziale a favore della controllata per inadempimento dell’appaltatore. Il risultato operativo (Ebit) nei primi tre mesi del 2016 ammonta a 8,1 milioni di euro, per una riduzione del 45,1% rispetto a 14,7 milioni al 31 marzo 2015 (Ebit margin passa dal 4,6% dei ricavi netti del primo trimestre 2015 al 2,5% del primo trimestre del 2016). Il risultato ante imposte al 31 marzo 2016 è negativo per 5,7 milioni di euro (rispetto ad un risultato positivo di 0,8 milioni di euro registrata al 31 marzo 2015). Il risultato consolidato di periodo nei primi tre mesi del 2016 (al netto delle imposte e della quota attribuita agli azionisti terzi) è negativo per 3,4 milioni di euro, rispetto ad un utile di 0,2 milioni di euro al primo trimestre dello scorso anno. Nel corso del primo trimestre 2016 il Gruppo ha ridotto il proprio indebitamento rispetto al primo trimestre del 2015 di circa 19,5 milioni di euro, mentre si registra un incremento rispetto a fine 2015 di circa 50,5 milioni di euro, riconducibile in particolare alla stagionalità del mercato delle 2 ruote del gruppo Piaggio. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Immsi al 31 marzo 2016 è pari a 408,7 milioni di euro (in riduzione rispetto a 428,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le risorse umane del Gruppo Immsi registrano, al 31 marzo 2016, 7.441 dipendenti complessivi nel mondo, in lieve incremento di 17 unità rispetto al 31 dicembre 2015. Il dato include gli organici italiani del Gruppo, che si attestano a 3.994 dipendenti, in riduzione di 15 unità rispetto a fine esercizio 2015. Andamento dei business al 31 marzo 2016 Settore Industriale: Gruppo Piaggio Con riferimento al settore industriale, il Gruppo Piaggio ha registrato nel primo trimestre 2016 307,1 milioni di euro, in crescita (+1,7%) rispetto ai 302 milioni di euro al 31 marzo 2015. I ricavi hanno registrato una crescita per tutte le linee di business del Gruppo, consuntivando un fatturato nel settore delle due ruote pari a 208,2 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 204,1 milioni di euro del primo trimestre 2015 (il dato include anche i ricambi e accessori). Nel settore dei veicoli commerciali il fatturato si è attestato a 98,9 milioni di euro, inclusi ricambi e accessori, in crescita dell'1% rispetto ai 97,9 milioni di euro del primo trimestre 2015. Nel corso del primo trimestre 2016 ha venduto nel mondo 121.700 veicoli, con una crescita in termini di volumi pari a circa lo 0,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, in cui i veicoli venduti furono 121.000. Il primo trimestre 2016 registra un generale miglioramento dei principali indicatori di redditività, con Ebitda a 37,4 milioni di euro (rispetto a 36,3 milioni nel primo trimestre 2015) e risultato netto a 1,3 milioni di euro (rispetto a 1,2 milioni). La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2016 migliora di circa 14,1 milioni di euro rispetto al pari periodo 2015, attestandosi a 554,4 milioni di euro. Settore Navale: Intermarine Nel settore navale, Intermarine S.p.A. ha registrato nei primi tre mesi del 2016 ricavi pari a 9,2 milioni di euro, in sensibile riduzione rispetto ai 15,5 milioni di euro realizzati al 31 marzo 2015, in quanto la programmazione delle attività di produzione prevede nel 2016 una concentrazione degli avanzamenti delle commesse e relative marginalità soprattutto a partire dal secondo trimestre dell’anno rispetto ad una distribuzione più omogenea del 2015. Gli avanzamenti di produzione hanno riguardato in particolare la divisione Difesa, con 8,4 milioni di euro (14,2 milioni nel corso del primo trimestre del 2015) e le divisioni Fast Ferries e Yacht, con complessivi 0,8 milioni di euro (1,3 milioni di euro nel corso del primo trimestre del 2015). Il portafoglio ordini al 31 marzo ammonta a circa 292 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2016 risulta pari a 86,8 milioni di euro, in sensibile miglioramento sia rispetto al pari periodo del 2015 (100 milioni di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2015 (99,9 milioni di euro). Settore Immobiliare e Holding Relativamente al settore immobiliare e holding, i ricavi netti al 31 marzo 2016 sono pari a circa 0,9milioni di euro, in linea rispetto a quanto consuntivato nel primo trimestre del 2015. Complessivamente il settore immobiliare e holding presenta nel corso del primo trimestre 2016 un risultato netto consolidabile negativo pari a 2,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (che presentava un risultato netto consolidabile negativo pari a 0,4 milioni di euro) principalmente per l’iscrizione nel primo trimestre 2015: 1) del provento pari a 2,7 milioni di euro correlato all’incasso a titolo definitivo della caparra confirmatoria versata da Como S.r.l. nel 2005 al momento della sottoscrizione del contratto preliminare d’acquisto del compendio immobiliare di Pietra Ligure, a seguito del mancato adempimento dello stesso nei termini contrattuali e 2) del provento per complessivi 1,27 milioni di euro derivante dall’incasso da parte di Is Molas S.p.A. delle due fidejussioni relative ai contratti di appalto con Italiana Costruzioni S.p.A., a seguito dell’ordinanza giudiziale a favore della controllata per inadempimento dell’appaltatore. La posizione finanziaria netta del settore risulta negativa per 336 milioni di euro (328,7 milioni e 328,3 milioni rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 31 marzo 2015). Programma di acquisto di azioni proprie Nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione - facendo seguito all'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di Immsi S.p.A. tenutasi in data 29 aprile 2016 - ha deliberato un programma di acquisto di azioni proprie nell'ambito delle prassi di mercato ammesse dalla Consob ai sensi dell'art. 180, comma 1, lett. c), del TUF con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009 (le “Prassi di Mercato”) e dal Regolamento CE n. 2273 /2003 del 22 dicembre 2003 (il “Regolamento Safe Harbour”). Si ricorda che a far data dal 3 luglio 2016, entrerà in vigore – a livello di normativa comunitaria – il nuovo regime dei programmi di acquisto di azioni proprie previsto dal Regolamento UE n. 596/2014 del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato (Market Abuse Regulation, la “MAR”). Pertanto, la disciplina dei programmi di buyback, a far data dal 3 luglio 2016, troverà le sue fonti nell’art. 5 (Esenzione per i programmi di riacquisto di azioni proprie e stabilizzazione) della MAR e nelle “norme tecniche di regolamentazione” dell’ESMA e i riferimenti normativi del Regolamento Safe Harbour dovranno intendersi sostituiti dalle disposizioni delle citate fonti, nonché dalle disposizioni pro tempore vigenti e applicabili. In particolare, il programma di acquisto, nel rispetto di quanto deliberato dall’Assemblea del 29 aprile 2016, avrà come obiettivo la costituzione di un “magazzino titoli” da utilizzare in esecuzione di eventuali future operazioni di investimento da realizzarsi mediante scambio, permuta, conferimento, cessione o altro atto di disposizione di azioni proprie, ivi incluso il pegno a garanzia di operazioni di finanziamento della Società. Le operazioni di acquisto di azioni connesse all'attuazione del programma avverranno con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera assembleare sopra richiamata e precisamente: • l’acquisto potrà riguardare un massimo di n. 10.000.000 azioni ordinarie Immsi, prive di valore nominale espresso – e, quindi, contenuto nei limiti di legge (20% del capitale sociale a norma dell’art. 2357, comma 3, cod. civ.), tenuto conto che alla data odierna la Società non detiene alcuna azione propria in portafoglio – per un controvalore massimo stabilito in euro 7 milioni; • l’acquisto di azioni proprie dovrà avvenire entro i limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio (anche infrannuale) approvato al momento dell’effettuazione dell’operazione; • gli acquisti di azioni proprie saranno effettuati nel rispetto delle condizioni operative stabilite dalle Prassi di Mercato, dal Regolamento Safe Harbour, ove applicabili, nonché dalla normativa in materia di “abusi di mercato” pro tempore vigente e in particolare (i) ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 20% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dal titolo Immsi nei dieci giorni di borsa aperta antecedenti ogni singola operazione di acquisto; (ii) per volumi non superiori al 25% del volume medio giornaliero delle azioni Immsi S.p.A. negoziato nel mercato regolamentato in cui viene effettuato l’acquisto, calcolato secondo i parametri di cui alle Prassi di Mercato, al Regolamento Safe Harbour, nonché alla normativa in materia di “abusi di mercato” pro tempore vigente; • gli acquisti verranno effettuati nel rispetto dell’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999 (come successivamente modificato) e delle disposizioni comunque applicabili, in modo tale da consentire il rispetto della parità di trattamento degli azionisti come previsto dall’art. 132 del TUF, e quindi sui mercati regolamentati, secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione di vendita; • il programma di acquisto potrà essere realizzato entro 18 mesi dalla data dell’Assemblea ordinaria del 29 aprile 2016.   Eventi successivi al 31 marzo 2016 ed evoluzione prevedibile della gestione Non si segnalano eventi di rilievo successivi al 31 marzo 2016. In merito alla prevedibile evoluzione della gestione del Gruppo Immsi, con riferimento alla controllata Is Molas S.p.A. entro la fine dell’esercizio 2016 è prevista la completa realizzazione del primo lotto di 15 ville e del primo stralcio delle opere di urbanizzazione; nei prossimi mesi si terranno gli incontri con i clienti che hanno già manifestato il loro interesse e proseguiranno le attività commerciali finalizzate alla sottoscrizione dei primi preliminari di vendita che daranno impulso alla realizzazione del progetto Is Molas. In merito al settore industriale in un contesto macroeconomico caratterizzato da un probabile rafforzamento della ripresa economica globale, su cui comunque permangono incertezze legate alla velocità della crescita europea ed a rischi di rallentamento in alcuni paesi del Far East asiatico, l’impegno dal punto di vista commerciale e industriale sarà volto a cogliere al meglio tale ripresa attraverso: • la conferma della posizione di leadership nel mercato europeo delle due ruote, sfruttando al meglio la ripresa prevista attraverso: - un ulteriore rafforzamento della gamma prodotti, puntando alla crescita delle vendite e dei margini nel settore degli scooter a ruota alta con i nuovi veicoli Liberty e Medley e nel settore della moto, grazie alle rinnovate gamme Moto Guzzi e Aprilia; - l’ingresso nel mercato delle biciclette elettriche, con la nuova Piaggio Wi-Bike, facendo leva sulla leadership tecnologica e di design; - il mantenimento delle attuali posizioni sul mercato europeo dei veicoli commerciali; • il consolidamento della presenza nell’area Asia Pacific, esplorando nuove opportunità nei segmenti delle moto di media cilindrata e replicando la strategia premium vietnamita in tutta la regione, con particolare attenzione al mercato cinese; • il rafforzamento delle vendite nel mercato indiano dello scooter focalizzandosi sull’incremento dell’offerta di prodotti Vespa e sull’introduzione, con gli altri brand del Gruppo, di nuovi modelli nei segmenti premium scooter e moto; • l’incremento delle vendite dei veicoli commerciali in India e nei paesi emergenti puntando ad un ulteriore sviluppo dell’export mirato ai mercati africani e dell’America Latina.Con riferimento al settore navale (Intermarine S.p.A.), alla luce dei risultati del periodo ed in attesa di una ripresa del mercato e degli sviluppi di carattere commerciale nei vari settori di business, determinanti per assorbire in modo adeguato i costi indiretti e generali, la Società continua a perseguire tutte le possibilità di contenimento dei costi di struttura. Sulla base delle previsioni degli avanzamenti delle produzioni è prevedibile per il 2016 un valore della produzione in crescita e risultati operativi in miglioramento rispetto al 2015. Dal punto di vista patrimoniale ci si attende un’evoluzione in riduzione dell’esposizione finanziaria netta, con un flusso finanziario a livello annuo praticamente neutro. Le negoziazioni in corso con diverse Marine Militari consentono inoltre di prevedere un'ulteriore crescita del Portafoglio Ordini.